Dall'analisi macroeconomica con un focus sul timeframe settimanale, emerge un trend prevalentemente rialzista negli ultimi anni. Il notevole impulso positivo a metà marzo '20 ha causato una significativa rottura strutturale intorno a 1750.00, generando nuovi massimi. Alla fine di dicembre '21, si è avviato un importante rintracciamento, trovando resistenza nella zona precedentemente menzionata (1750.00).
Dal 2021, il prezzo si è consolidato in un dinamico canale di accumulo. Una transizione al timeframe giornaliero rivela che questa fase di accumulo si è protratta fino a metà '23, quando manovre istituzionali hanno innescato una forte discesa, portando il prezzo a toccare la zona di 1650.00, appena al di sotto del canale di accumulo, prima di respingerla.
Esaminando il grafico a H4, noi di NFA identifichiamo due possibili scenari:
1. Il prezzo potrebbe rompere la supply segnata e successivamente cercare un ritracciamento in tre possibili zone: la supply stessa (1925.00) e in altre due zone di gap di volume (1850.00 e 1750.00). L'ingresso sarebbe convalidato se una delle tre zone viene respinta durante il ritracciamento.
2. Il prezzo potrebbe respingere la supply di riferimento e successivamente invertire al ribasso, superando la zona di 1830.00 e cercando liquidità al rialzo. In questo caso, l'ingresso sarebbe convalidato se il ritracciamento genera un rifiuto vicino al 75° percentile dell'impulso vendita.
L'andamento del mercato offre così due prospettive chiare, permettendoci di pianificare strategie basate su queste possibili evoluzioni di prezzo.
L'8 dicembre ha segnato una svolta cruciale nei dati macroeconomici, con le buste paga non agricole (NFP) in ascesa e una notevole riduzione del tasso di disoccupazione al 3.7%. Il significativo aumento dell'indice di fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan a 69.4 punti ha catturato l'attenzione sulle prospettive di inflazione tra gli investitori.
Le aspettative di inflazione hanno subito un deciso ribasso, scendendo dal +4.5% di novembre al +3.1%, toccando il minimo dal marzo 2021. Questo cambiamento è attribuito al recente calo del 30% dei prezzi della benzina, che sono scesi a 2.04$ dal picco di agosto.
La chiara correlazione tra i costi della benzina e le attese di inflazione mette in evidenza l'impatto diretto delle fluttuazioni dei prezzi del carburante sulle previsioni inflazionistiche.
Il sentiment di mercato punta verso una potenziale politica monetaria più accomodante da parte della Federal Reserve, ma la conferma verrà dopo l'analisi dei dati CPI e PPI di martedì e mercoledì. Attendiamo con interesse tali dati per ottimizzare le nostre strategie di ingresso sul mercato (posizioni LONG sul Russell 2000). Ribadiamo la prospettiva di un possibile ulteriore calo nei dati di martedì e mercoledì, come indicato in precedenti analisi sull'asset. Vi invitiamo a consultare le nostre analisi precedenti per una comprensione approfondita della situazione. Inoltre nell'analisi precedente sempre inerente al RUSSEL 2000 spieghiamo nel dettaglio il contesto macroeconomico.