Alla luce dell'andamento odierno, ma in considerazione del finale di seduta e soprattutto dei 5 minuti successivi alla chiusura delle contrattazioni sull'azionario, proviamo ad immaginare quel che ci aspetta domani.
Riepilogando, per meglio chiarire il ragionamento, dopo aver avuto una seduta in moderato ribasso, senza strappi e anzi con un ultimo segnale rialzista dalle 16.30 alle 17.00, l'indice è ritornato sui minimi di seduta chiudendo in maniera composta.
Il FIB, però nei 5 minuti successivi con ben 1.800 contratti ha perso violentemente quasi 150 punti andando bene oltre il target indicato a 25.150.
Tale circostanza mi porta ad immaginare una ennesima trappola che i fdp hanno preparato per le prime ore di domani: hanno lasciato chiudere la seduta senza spingere a fondo, per evitare vendite scomposte, e domani probabilmente spingeranno nuovamente verso l'alto per andare nel prosieguo della giornata a chiudere un brutto venerdì di lacrime e sangue.
Vedremo se anche stavolta siamo riusciti ad interpretare questi strani comportamenti, attendendo SEMPRE. chiari segnali operativi prima di impostare eventuali entry.
Riepilogando, per meglio chiarire il ragionamento, dopo aver avuto una seduta in moderato ribasso, senza strappi e anzi con un ultimo segnale rialzista dalle 16.30 alle 17.00, l'indice è ritornato sui minimi di seduta chiudendo in maniera composta.
Il FIB, però nei 5 minuti successivi con ben 1.800 contratti ha perso violentemente quasi 150 punti andando bene oltre il target indicato a 25.150.
Tale circostanza mi porta ad immaginare una ennesima trappola che i fdp hanno preparato per le prime ore di domani: hanno lasciato chiudere la seduta senza spingere a fondo, per evitare vendite scomposte, e domani probabilmente spingeranno nuovamente verso l'alto per andare nel prosieguo della giornata a chiudere un brutto venerdì di lacrime e sangue.
Vedremo se anche stavolta siamo riusciti ad interpretare questi strani comportamenti, attendendo SEMPRE. chiari segnali operativi prima di impostare eventuali entry.
