Intrum chiede protezione da creditori in Usa per ristrutturare debito da 4,7 mld dlr

Intrum INTRUM, la maggiore compagnia di recupero crediti in Europa, ha detto che presenterà istanza di protezione volontaria dai creditori secondo il Chapter 11 statunitense nel tentativo di ristrutturare le proprie finanze.

La società ha avuto difficoltà in quanto la pandemia, la crisi energetica e gli alti tassi di interesse non sono riusciti a innescare un'ondata di insolvenze sui prestiti, con crescenti preoccupazioni per il debito netto di Intrum, pari a 49,4 miliardi di corone svedesi (4,69 miliardi di dollari) alla fine di giugno.

"Intrum prevede di uscire dalla procedura del Chapter 11 e da quello di riorganizzazione aziendale svedese con un'ampia disponibilità di risorse e liquidità per realizzare il proprio piano aziendale e posizionarsi per una crescita e un successo a lungo termine", si legge in un comunicato.

Intrum ha ottenuto il sostegno per la ristrutturazione del debito da parte del 73% dei suoi obbligazionisti, una percentuale sufficiente per la procedura del Chapter 11 negli Stati Uniti, ma inferiore al 75% necessario per qualificarsi per una procedura più semplice secondo la legge inglese o alla soglia del 90% per una procedura interamente volontaria.

Il raggiungimento di livelli di consenso più elevati semplificherebbe l'attuazione e ridurrebbe i costi, ha detto a luglio l'amministratore delegato Andres Rubio, aggiungendo che il 90% sarebbe la soglia ottimale, mentre i due terzi sarebbero il requisito minimo.