A questo punto non si può fare nient’altro che fare un atto di fede e credere che l’economia americana sia più forte di tutto. Più forte del covid, più forte di una cattiva gestione del virus rispetto a come l’abbiamo interpretata in Italia, più forte rispetto a qualunque cosa possa accadere. Come d’altronde è accaduto in tutti questi anni e auguriamoci che continui così all’infinito. Sono usciti finalmente i dati della disoccupazione. Erano uno dei cinque market mover di cui avevo parlato nella mia idea qui sotto: I dati sono stati sorprendentemente positivi. A giugno i posti di lavoro hanno superato le previsioni di 4,8 milioni. Immediatamente Trump da bravo politico torna a farsi sentire e dichiara che l’economia americana “sta tornando a ruggire“. Di contraltare i buoni del tesoro americani e il dollaro sono diminuiti. Lo Standard & Poor 500 allunga il suo guadagno settimanal. I dati usciti oggi hanno mostrato che ci sono 4,8 milioni in più di lavoratori a giugno e che è stato rivisto rialzo di 2,7 milioni il dato del mese precedente. Il tasso di disoccupazione è sceso all’11,1% . Cresce tutto: energetici, finanziari, e industriali crescono anche i beni al dettaglio e le compagnie aeree. Tesla continua a salire dopo aver fatto i 4000% in 10 anni. La ripresa del mercato del lavoro ha subito un’accelerazione in quanto le riaperture hanno stimolato un maggior numero di assunzioni nel mese appena passato. Tutto questo è stato sostenuto da un incredibile stimolo della politica monetaria fiscale che ha contribuito a ridurre i costi per le aziende e a mantenere il sistema finanziario liquidò in un periodo di forte stress e che ha spinto i mercati azionari ai massimi storici. Matt Weller, responsabile globale delle ricerche di mercato di Gain Capital ha dichiarato:“non possiamo che prendere atto che il rapporto di oggi mostra un mercato del lavoro molto forte e che continua a riprendersi anche da una perturbazione senza precedenti che è stata la pandemia globale ed alla chiusura di ampi settori dell’economia“ Signori e signore dobbiamo prendere atto di questo. Contestare, dubitare, non ci porterà da nessuna parte. Se il mercato tira in una direzione bisogna seguirlo. L’importante è che prenda una direzione e che la mantenga e che non ci faccia di nuovo un altro dei dietro-front come negli ultimi 20 giorni. Per oggi è tutto. Marco Bernasconi