Seppur lentamente, seppur con difficoltà evidenti dettate da una serie di elementi che abbiamo analizzato ampiamente in occasione di altre analisi, gli indici azionari continuano a salire.
Oggi abbiamo scelto di prendere in considerazione il DAX, ma lo scenario che stiamo per descrivervi è simile in tutti i principali listini mondiali (eccezion fatta per il NASDAQ, che vista la sua composizione prettamente tecnologica fa storia a sé). Scenario che ci mette davanti a un bivio fondamentale, se preferite a una resistenza che potrebbe sancire l'approdo verso nuovi massimi assoluti (qualora cedesse) o provocare una correzione ben più profonda di quanto osservato sinora.
Stiamo parlando dell'area dei 13000 punti. Un'area che evidentemente ha una sua valenza psicologica in quanto cifra tonda, ma trattasi di un'area già lavorata ampiamente in passato e che recentemente ha visto il DAX stoppato sui massimi dell'8 e del 9 giugno. Ecco, come si evince dal grafico daily stiamo lavorando i massimi di queste due giornate e siamo proprio a ridosso dell'area suddetta.
La domanda è: riusciremo a superarla? Molto dipenderà dagli USA (al di là delle decisioni sul Recovery Fund dell'Eurogruppo), che come ben sappiamo sono alle prese con un'accelerazione dei tassi d'infezione da COVID e si apprestano ad affrontare i risultati di trimestrali importanti. Ciò che possiamo dirvi, ad oggi, è che il DAX sta approcciando l'area 13000 punti da giorni, significa che la pressione al rialzo c'è (lo si evince dalle barre volumetriche, l'ultima a superare la media a 20 giorni è stata quella rialzista del 14 luglio) e che potrebbe portare alla violazione della resistenza. Viceversa, prenderemo in considerazione scenari ribassisti qualora arrivassero segnali opposti ed eventualmente riaggiorneremo l'analisi nel corso della settimana.