Nella giornata di venerdì, dopo una settimana sostanzialmente in laterale, il cambio dei cambi (EURUSD appunto), ha accelerato al ribasso. Un'accelerazione in realtà iniziata la sera prima, quale risposta a un Eurogruppo che - nonostante i proclami - ancora una volta ha evidenziato quanto sia difficile mettere d'accordo tutti gli Stati membri. Sul campo, lo sappiamo, il MES, il Sure, il Found Recovery ma nel frattempo l'ipotesi di una mutualizzazione del debito (tramite bond comuni) sembra stia perdendo smalto (con buona pace dell'Italia, verrebbe da dire...).
Ci si rivedrà durante la prima settimana di maggio, quando - dicono - verrà tutto messo nero su bianco. Sì, ma nel frattempo l'emergenza sanitaria è più che mai un'emergenza economico-sociale che rischia d'aggravarsi ogni giorno che passa. Le stime sul PIL dell'Eurozona sono pessime, si parla già di un -15% ma a quanto pare non basta a far sì che le decisioni - per il bene comune - vengano prese in tempi brevi. Vedremo...
Fatto sta che gli operatori non hanno preso per niente bene l'evoluzione dei fatti e ieri hanno venduto Euro. L'accelerazione intraday sotto 1.08, supporto importantissimo, è stata notevole al punto che siamo giunti non distanti da 1.07. Ma poi, complice la debolezza del Dollaro (pessimi i dati settimanali, a partire dai PMI sino ad arrivare alla disoccupazione e alla fiducia dei consumatori), c'è stato un bel recupero e se osserviamo il grafico settimanale possiamo notare come si sia formata un'ombra inferiore molto pronunciata. Ombra che, tecnicamente, sta ad indicare un rifiuto del supporto.
Attenzione, tutte le candele formatesi a partire dall'ultima settimana di marzo sono delle inside dell'enorme candela ribassista della settimana del 23 marzo. A quella candela ne seguirono altre due altrettanto corpose, una rialzista e un'altra ribassista, poi la volatilità è calata e ci si mantiene all'interno di un range di due figure (tra 1.10 e 1.08). Cosa aspettarsi per la prossima settimana? Stante l'ombra succitata, si potrebbe ipotizzare una ripartenza al rialzo, che avrebbe come primo obbiettivo l'area 1.09 e in seguito la forte resistenza 1.10/1.1020. Soltanto una violazione del supporto 1.08 con chiusura daily sostenuta da volumi interessanti potrebbe spalancare le porte ad ulteriori ribassi.