Le quotazioni dei principali indici di Borsa europei hanno registrato una seduta caratterizzata dalla debolezza, orfani di Wall Street chiusa per festività. In occasione del World Economic Forum, il membro della BCE Robert Holzmann ha spiazzato gli operatori, affermando che i tagli dei tassi non sono garantiti quest’anno. Secondo Holzmann, “gli eventi geopolitici minacciano di mantenere l’inflazione elevata più a lungo del previsto”. Il banchiere fa riferimento all’impatto che potrebbe avere, oltre che l’allargamento del conflitto in Israele, anche la crisi nel Mar Rosso. Fronte dati macro, il PIL del 2023 della Germania si è contratto dello 0,3%. Il calo della crescita è stato in linea con le attese. Per l’economia della Germania oggi sono attese nuove indicazioni con il rilascio degli indici ZEW: il dato sul sentiment dell’economia è atteso in leggero calo a 12,7 punti (precedente a 12,8 punti). Riguardo all’Eurozona, gli operatori monitoreranno con attenzione il sondaggio della BCE sulle aspettative d’inflazione, in attesa dell’intervento della presidente Lagarde al World Economic Forum in agenda domani. Nell’ultimo sondaggio condotto dall’Eurotower, le aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi e per i prossimi 3 anni erano rimaste invariate rispettivamente al 4% e al 2,5%. Fronte trimestrali, dopo la carrellata di risultati di molte banche d’affari statunitensi visti venerdì, oggi sarà il turno di Goldman Sachs e Morgan Stanley.
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